AGENDA 2007:
23 dicembre
UESE Pubblichiamo il comunicato stampa che ci è pervenuto dall'Unione degli Istriani |
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02 dic. '07
E’ NATA L’UNIONE EUROPEA DEGLI ESULI E DEGLI ESPULSI IN EUROPA Un Sindacato europeo alla ricerca di una soluzione alle violazioni dei diritti degli esuliLacota e Ludwig chiamati a guidare la nuova Organizzazione
Dopo otto mesi di intenso lavoro dalla sottoscrizione a Trieste della prima bozza dello Statuto, siglato a Trieste il 31 marzo scorso unitamente alla Dichiarazione di Trieste, si è svolta ieri nella Sala Maggiore della Camera di Commercio di Trieste l’Assemblea Costitutiva, convocata dal Presidente del Comitato costituente Massimiliano Lacota, dell’ l’UNIONE EUROPEA DEGLI ESULI E DEGLI ESPULSI nel corso della quale è stato sottoscritto l’Atto Costitutivo.
Hanno partecipato a questa fondamentale fase costituente le seguenti organizzazioni fondatrici: Landsmannschaft Ostpreussen – Germania, rappresentata oggi dal Sig. Wilhelm von Gottberg; Landsmannschaft Schlesien – Germania, rappresentata dai Sigg. Rudi Pawelka, Paul Ltussek e Christian Kuznik; Verband der Volksdeutschen Landsmannschaften Österreichs - Austria, rappresentata dal Sig. Otto Reinsprecht; Sudetendeutsche Landsmannschaft – Austria, rappresentata dai Sigg. Peter Ludwig, Bernhard Gubitz e Siegfried Kampl; Gottscheer Landsmannschaft – Austria, rappresentata dai Sigg. Viktor Michitsch, Otto Tripp e Werner Krauland; Zentralrat der Armenier in Deutschland – Germania, rappresentata dai Sigg. Schawarsch Owassapian e Antranig Aznavour; Prokarelia ry – Finlandia, rappresentata dai Sigg. Veikko saksi e Reijo Vihko; Lobby for Cyprus – Gran Bretagna, rappresentata da George Mouktaris; Famagusta Refugees Movement - Cipro, rappresentata da Antonis Savvides; Kyrenia Refugees Movement “Adouloti Kerinia” – Cipro, rappresentata da Ioannis Shekersavvas, Simos Angelides e Stella Nicolaidou; Unione degli Istriani – Libera Provincia Dell’Istria in Esilio – Italia, rappresentata dai Sigg. Massimiliano Lacota, Enrico Neami ed Aldo Flego.
Si tratta di una Organizzazione sindacale, rigorosamente apartitica ed indipendente che che ha come scopo primario quello di aggregare le diverse realtà associative in Europa, dagli Urali all’Atlantico al fine di costruire una comune sinergia ed una strategia unitaria per incidere a livello europeo sia sulle Istituzioni di Bruxelles, come pure nell’ambito degli Stati nazionali interessati dalla persecuzione e dall’espulsione di interi popoli e di milioni di persone durante e soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, che ne hanno determinato il loro genocidio.
L’Unione Europea degli Esuli e degli Espulsi (UESE) è una Associazione di diritto italiano che ha domicilio legale ed amministrativo a Trieste, ospitata nel Palazzo Tonello, storica ed ora rinnovata sede dell’Unione degli Istriani. Dopo la sottoscrizione dell’Atto Costitutivo e degli statuti nelle tre lingue ufficiali, italiano, tedesco ed inglese, e l’elezione delle cariche sociali, che hanno visto accettare il ruolo di Segretario Generale Massimiliano Lacota, vice Segretario Generale il sudeto Peter Ludwig, Presidente dell’Assemblea Generale il prussiano Wilhelm von Gottberg e vice Presidente dell’Assemblea il cipriota Ioannis Shekersavvas, la UESE ha già presentato il proprio programma di attività per il 2008, come peraltro già stabilito nell’ultimo vertice costituente di Bad Pyrmont, in Germania, lo scorso 5 ottobre. Un programma basato su azioni legali, mediatiche ma soprattutto di coinvolgimento dell’opinione pubblica sulle problematiche dell’esodo e delle espulsioni selvagge che hanno privato in Europa oltre 25 milioni di cittadini tedeschi, italiani, polacchi, ucraini, finlandesi , ciprioti, etc, ed oggi cittadini europei residenti nell’Unione Europea, dei più elementari diritti umani.
Spicca, fra tutte, la richiesta presso la Commissione Europea , di istituire una speciale Commissione permanente, specifica per affrontare le questioni ancora aperte che riguardano milioni di cittadini europei; la restituzione delle proprietà confiscate, sul cui problema l’Unione Europea ha promosso uno studio proprio grazie alle petizioni dell’Unione degli Istriani, il risarcimento, in seconda battuta, per i beni confiscati, il ripristino dei diritti delle popolazioni e delle minoranze rimaste nei luoghi di origine, molte delle quali nemmeno riconosciute. Un tavolo permanente al quale da un lato partecipa la UESE e dall’altro i Governi dei Paesi interessati dalle espulsioni e dagli esodi di massa. A metà del prossimo anno è prevista una grande manifestazione unitaria a Strasburgo di tutti gli esuli d’Europa, che “non sarà che la prima di una lunga serie – come precisa Massimiliano Lacota, – Presidente del Comitato Costituente della UESE.
A guidare l’Organizzazione Sindacale è un Consiglio Generale composto da 10 membri il cui Segretario Generale ha funzione di presidente e legale rappresentante. Sono oltre quattro milioni e mezzo di cittadini europei gli aderenti della nuova Unione Europea degli Esuli e degli Espulsi , che le consentono – numeri alla mano – di assurgere ad una delle più importanti organizzazioni sindacali in Europa.
“Sono particolarmente soddisfatto per questo risultato che - frutto di un anno e mezzo di intensi contatti, incontri e riunioni – coronerà un obiettivo a lungo ricercato da tutte le grandi associazioni in Europa, i cui quadri, ben consapevoli della necessità di unire forze e risorse, hanno svolto un ottimo lavoro concentrando sforzi ed energie verso il progetto dell’Unione degli Istriani”, commenta Massimiliano Lacota, il promotore di questo progetto che ha visto oggi la sua realizzazione.
“Si tratta di un fatto assolutamente storico” conclude Lacota annunciando: “Stiamo aprendo la strada verso una concentrazione di idee, progetti e risorse umane, che coinvolgerà a breve anche le organizzazioni delle numerose minoranze etniche che dalle pianure del Volga fino alle organizzazioni catalane, e dalla Lapponia al Mediterraneo avranno nella nuova Unione Europea degli Esuli e degli Espulsi un ruolo fondamentale ed una voce libera”.
Da quanto trapela da Palazzo Tonello, dunque, la fondazione della UESE non è che la prima pietra di un grattacielo, cioè l’avvio di una nuova strategia comune, di alleanze trasversali per trasformare questa nuova Organizzazione in una delle più grandi lobbies nel Continente.
Già a marzo è prevista a Trieste la visita del Presidente della Repubblica di Cipro e subito dopo quella del Presidente Armeno, un legame importante al quale l’Unione degli Istriani da la massima importanza.
UNIONE DEGLI ISTRIANI |